Torneo salumi salami e palla ovale – Mantova 2016
- algores
- Ott, 20, 2016
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Per un pugno di gloria ed altre facezie
Scrivere di gloria per un figlio del popolo come me alla soglia ormai dei 60 anni, può apparire sarcastico ed anche ridicolo, ma io non voglio scrivere per me, ma voglio scrivere per voi, miei compagni/fratelli dell’Arvalia Villa Pamphili rugby sezione OLD.
Voglio scrivere, per chi c’era e per chi non era presente fisicamente, ma sono sicuro presente con il cuore, voglio scrivere per tutti quelli che verranno dopo di noi, per i ragazzi delle giovanili, della prima squadra, per il nostro presidente Salvatore Gallo e tutti quelli che si adoperano per il Villa, perché chi ha ben seminato sappia che il raccolto sin qui è stato ottimo, e chi dovrà coltivare e perpretare le ns. tradizioni sia orgoglioso dell’appartenenza.
Diciannove gli old partiti per il nord, diciannove impavidi, guasconi, incoscienti, senza sapere bene a cosa andavano incontro portando come stendardo l’orgoglio del Villaold.
Mantova è stata la meta, con il Colonnello Biagi detto Orso a fare da scout, da apripista, da avanguardia, che ha organizzato il nostro arrivo e le nostre sistemazioni in maniera eccelsa, che si è prodigato per ogni ns. necessità, insomma che ci ha fatto sentire come a casa nostra nella sua terra d’origine, superandosi con una ottima e lauta cena da lui offerta sotto i portici della bellissima Piazza delle Erbe, a lui da parte del ns. capitano, con nostra somma approvazione è stato dato l’onore della fascia di capitano nella prima partita disputata appunto contro il Mantova.
Il torneo, (disputato in un complesso sportivo semplice e funzionale con due ottimi campi in erba ed una club house elegante dove sulla parete di fianco al loro grest, campeggia quello del Villapamphili,) appena si è cominciato a vedere la fisicità e la stazza degli uomini che componevano le compagini in tenzone, ci è apparso subito impegnativo e “ irto di perigli”.
Ma si sa, nella ns. disciplina è così, non esistono partite facili, non esistono passeggiate, non esiste il sottovalutare l’avversario, non esistono timori reverenziali e ne’ tantomeno paure.
Riscaldamento agli ordini di Riccardo Italia, cerchio, discorso d’orgoglio del Capitano qualche consiglio dei compagni più esperti, saluto, guantanamera e si comincia.
Come siano andate le partite è già stato scritto, ma è bene ricapitolare:
Senatori Virgiliani MN – Villaold 1-1
Villaold – Veci de Ospi BS 1-1
Old Blacks MI – Villaold 0-2
Villaold – Old Becks RE 2-1
Partite tutte tirate, e particolarmente tirate contro il Mantova (molto tecnici) e contro i Veci de Ospi – Brescia (molto preparati e molto ruvidi e duri).
Ma dimenticavo, volevo parlarvi di gloria sì, della gloria di cui ci siamo ricoperti i per essere tornati imbattuti da un torneo del “Nord” da dove è difficile uscirne indenni, invece noi ce l’abbiamo fatta, e lo dobbiamo principalmente, alla nostra umiltà, disponibilità, abnegazione, al nostro orgoglio, ed al sacrificio prodotti in campo, ognuno come ha potuto, ognuno come ha saputo, ognuno dando il meglio di se stesso, uniti, come un solo uomo, una sola mente, una sola volontà, in cui sono racchiuse tutte le energie per riuscire:
-Andrei, nonostante il lutto che lo ha colpito da qualche giorno e sicuramente segnato nell’animo ha voluto esserci e ha dato tutto quello che ha potuto: Forza di Volontà;
-Checco, un poeta del rugby, un pensatore, ma ostinato all’inverosimile, il villa senza di lui non sarebbe stato la stessa cosa: Cavaliere errante;
– Breccola, punto di riferimento della mischia, con le sue partenze feroci e destabilizzanti (anche per me) su di lui ci puoi contare: Assaltatore;
-Orso, si è impegnato oltre l’inverosimile, per il Villa e per fare bella figura nella sua Mantova: Nobil homo;
-Cinghiale, della serie Villano per sempre, si è catapultato da Pavia per rimpinguare le ns. file, ad un semplice richiamo ha subito riposto con efficacia: Roccia basaltica;
-Orsini, il silenzioso e taciturno ma che è stato lì nel campo, presente alla bisogna: Puntuale;
-Fefè, compagno di mille avventure, elegante e concreto, spina nel fianco degli avversari : Alfiere
-Marco ragazzo Triste, triste per chi subito i sui placcaggi, a grappoli, decisivi ed eleganti : Cobra;
– Pittaro capitano emerito, tornato in gran forma, non è stato capitano del Villa per caso, un motivo ci sarà pure dovuto essere, e lo ha dimostrato sul campo : Granitico
-Fabio volo, un novizio ormai per modo di dire, non ha paura di niente nelle situazioni più scabrose lui c’era: Intrepido;
-Pelli Paolo, ringhioso, esplosivo, per lui il campo è stato come una prateria da conquistare e lo ha fatto: Saetta;
-Arnone il ns. capitano, fiero, deciso, calmo e risolutivo, con lui al timone ci siamo sentiti rasserenati: Condottiero;
-Riccardo, la sua fisicità, il suo estro e le sue capacità ci hanno dato sicuramente una marcia in più, appellativo facile: Cuor di Leone;
Torva, un uomo per tutte le stagioni, con lui andrei in capo al mondo a conquistare terre lontane, portabandiera della mischia : Guastatore;
Birra Grande, un buono che ha fatto male nella mischia avversaria, cecchino all’occorrenza : Panzer;
Pino dei Palazzi, uno che sembrava capitato lì per caso, quasi di passaggio, uno che ha ricacciato in gola le mete che gli avversari pensavano di aver fatto: Portone Blindato;
Ceccarini, un diligente e pragmatico che ha imparato in fretta, il rugby è fatto anche di circostanze ed episodi, lui lo sa e nel suo ruolo quando doveva esserci c’è sempre stato: Magnifico Gregario;
-DUKE & RINGO, anche se le circostanze sono per loro momentaneamente avverse, sono stati fondamentali al bordo del campo; il Villa sembrava avere dietro una moltitudine di tifosi agguerriti tanto è stato il loro fervore ed il loro incitamento e non da ultima la loro essenziale collaborazione, se non ci fossero bisognerebbe inventarli, sono troppo importanti per noi, per il ns. spirito di gruppo, per il loro attaccamento (credetemi seguire le partite solo da bordo del campo, non è cosa facile) ma loro sono così: VILLANI DENTRO.
Alessandra, unica nota gentile nel mezzo di tanti trogloditi, la sua presenza ci ha inorgoglito: unica.
E per ultimo io, misero ed inappropriato narratore di questa splendida avventura, che con i miei scarpini con la colla sotto i tacchetti, mentre sto ancora scrivendo, ripercorro con la mente il viaggio sia di andata che di ritorno in macchina con Maurizio e i fratelli Pelli, ripercorro tutto il tempo trascorso insieme a voi, l’emozione, l’eccitazione, i colpi dati e subiti, i dolori alle ossa ed ai ginocchi, l’alcool ingurgitato ma soprattutto le risate e la gioia di essere stato lì in mezzo a voi.
Ed è per tutto questo che non vi libererete tanto facilmente di me, per ora.
GUANTANAMERA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!